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Lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni – Autoferrotramvieri – Mansioni superiori - Qualifica superiore – Assenza ordine di servizi - Conseguenze

Tribunale di Catania 11.7.2023 n. 3147, Giud. Mirenda, Monteleone (Avv. Palma) c. Azienda Metropolitana Trasporti Catania (Avv. Macca).

In assenza dei presupposti richiesti dalla normativa speciale per gli autoferrotranvieri dettata dal R.D. 148/1931 ancora vigente, nella specie in assenza dell’ordine di servizio scritto, non può essere riconosciuto il diritto del dipendente al conseguimento della superiore qualifica.
L’insussistenza dei presupposti costitutivi del diritto all’inquadramento al livello superiore non incide, però, sulla spettanza al lavoratore delle differenze retributive ove resti accertato che lo stesso abbia effettivamente espletatole mansioni superiori.

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Lavoro nelle pubbliche amministrazioni – Avvocato ente pubblico iscritto elenco speciale – Compenso - Tetto massimo – Possibilità di procrastinare ad anni successivi pagamento somme eccedenti il tetto – Esclusione – Tetto massimo – Criteri computo

Corte Appello Bari 9 marzo 2023, Pres. Est. Orlando, Comune di Bari (Avv. Schiavone) c. Baldi ed altri (Avv. D’Addabbo).

Per quanto riguarda la spesa per onorari nei confronti degli avvocati degli enti pubblici iscritti nell’elenco speciale, il tetto massimo annuale erogabile non è valicabile, in quanto il fondo prevede annualmente uno stanziamento massimo che non è possibile sforare né procrastinare ad anni successivi e deve risultare capiente con riferimento a tutte le somme da erogare, ivi comprese le risorse necessarie a fronteggiare l’onere IRAP. Ne consegue che qualora in una data annualità non sia possibile erogare ulteriori somme a causa del raggiungimento della soglia annua erogabile, nessun quantum ulteriore può essere erogato negli anni successivi in cui la soglia annua sia inferiore al massimo erogabile. 

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Lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni – Scuola - Carta Docenti - Personale della Scuola – Docenti a tempo determinato - Spettanza.

Trib. Cuneo 27.4.2023, Giud. Basta, Beltrando ed altri (Avv. Carapelle) c. Ministero dell’Istruzione.

In ossequio al principio di non discriminazione di cui all’art.4, comma 1, della Direttiva 1999/70/CE, anche i docenti a tempo determinato hanno diritto a fruire del beneficio economico di euro 500,00 annui tramite attivazione della c,d, Carta docenti prevista dall’art.1, comma 121/124 per i soli docenti a tempo indeterminato  

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Lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni – Scuola – Carta Docente - Docente/supplente con contratto a tempo determinato – Spettanza – Condizioni - Fattispecie – Prescrizione quinquennale - Esclusione

Tribunale di Vicenza 30.11.2022, Giud. Talamo.

 In ragione dell’obiettivo formativo della Carta elettronica per la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni  ordine e grado, il diritto a beneficiare della carta docente  spetta anche ai lavoratori con contratto a tempo determinato che, in ragione delle caratteristiche del rapporto di lavoro per come in concreto dipanatosi nel corso dell’anno scolastico, abbiano con stabilità e continuità erogato l’insegnamento agli studenti loro assegnati. Nella specie il bonus Carta docente è stato riconosciuto solo a quei lavoratori a termine che hanno reso, nel corso dell’anno di riferimento, almeno 5 mesi di prestazione lavorativa di insegnamento puro. [...] Al bonus relativo alla Carta docente non si applica la prescrizione quinquennale non avendo il bonus Carta docente natura retributiva e, in ogni caso, non attenendo il diritto in questione al pagamento di una somma di denaro.

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Lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni – Lavoro a tempo determinato – Scuola – Procedura di conferimento incarichi a tempo determinato – Turni di nomina successivi al primo resisi disponibili – Partecipazione soggetti rinunciatari – Esclusione

Tribunale di Latina 17.2.2023, Pres. Rel. Avarello, D’Angelis (Avv. Agostini) c. Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ufficio scolastico regionale per il Lazio (ex art. 417 bis cpc: Bazzelli, Luppi, Ferrarese)

La mancata indicazione di una sede o di una tipologia di posto resasi disponibile per un determinato turno di nomina equivale, per il candidato rimasto per quel turno insoddisfatto, ad una rinuncia, a quella sede e a quella tipologia di posto. Le disponibilità successive che si determinano, anche per effetto di rinuncia, sono oggetto di ulteriori fasi di attribuzione nei riguardi degli aspiranti collocati in posizione di graduatoria successiva rispetto all’ultimo dei candidati trattato dalla procedura. In pratica il rinunciatario che è stata trattato dalla procedura e che, al momento del suo turno sia rimasto insoddisfatto per indisponibilità tra le limitate sedi indicate, non potrà più partecipare ai successivi turni di nomina 

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Lavoro nelle pubbliche amministrazioni – Scuola – Personale scolastico – Inosservanza obbligo vaccinale – Sospensione rapporto lavoro – Legittimità

Tribunale di Taranto 13.3.2023, Giud. Magazzino, Fistetto (Avv. Apollonio)c. Ministero dell’Istruzione e del Merito (Avv. Barletta).

Nel periodo della pandemia (antecedente al marzo 2022), la mancata osservanza dell’obbligo vaccinale  determina la temporanea impossibilità per il dipendente di svolgere mansioni implicanti contatti interpersonali o che comportano il rischio di diffusione del contagio. 

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Lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni – Ente locale – Mansioni superiori – Fattispecie

Corte di appello Lecce 18.7.2019, n.819, Pres. Rel. Cavuoto, Spagnolo (Avv. Spagnolo) c. Comune di Veglie (Avv. Caracuta).

Non può riconoscersi il diritto a mansioni superiori dalla categoria C alla D del CCNL degli Enti locali nel caso in cui rimane affidata a terzi sovraordinati l’attività di controllo sulla regolarità dell’istruttoria alla quale è sottratto il lavoratore appartenente a tale categoria. Anche perché manca, nel caso di specie, l’elevata conoscenza specialistica derivata dal possesso di laurea, nonché il contenuto gestionale direttivo e l’elevata complessità di problematiche da risolvere. 

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Lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni – Cessazione rapporto lavoro – Indennità sostitutiva di preavviso - Prescrizione - Quinquennale - Decorrenza

Tribunale di Lecce – 11.2.2021, Giud. Basta, Matalò (Avv. Castello) c. Comune di Neviano (Avv. Caracuta).

In caso di cessazione del rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione, le indennità spettanti, tra cui rientra quella sostituiva del preavviso, sono assoggettate alla prescrizione quinquennale ex art.2948 n.5 cod. civ.  e non all’ordinario termine decennale,  prescrizione che decorre dalla cessazione del rapporto di lavoro.

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LAVORO NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI – RETRIBUZIONE - PERSONALE DOCENTE EX PRECARIO DELLA SCUOLA – VALUTAZIONE SERVIZIO PRE-RUOLO – RISARCIMENTO DANNI - LIMITI.

Corte Appello di Palermo 28.8.2019 n.662, Pres. Rel. G.Di Marco, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Avvocatura Distrettuale dello Stato) c. Monti (Avv.Pecoraro)

In caso di valutazione del servizio pre-ruolo del personale docente ex precario, nessun danno è riscontrabile laddove l’anzianità di servizio riconosciuta all’atto dell’adozione del provvedimento di ricostruzione di carriera risulta maggiore, per effetto del sistema di calcolo figurativo, di quella risultante dalla sommatoria dei periodi di servizio, escluse le sostituzioni brevi e per meno di 18 ore settimanali, effettivamente espletati.

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LAVORO (RAPPORTO) . COMPARTO SANITÀ – SERVIZIO DI MENSA - FASCE ORARIE – IMPOSSIBILITÀ DI FRUIZIONE DEL SERVIZIO MENSA NELLE FASCE ORARIE – EROGAZIONI BUONI PASTO – LEGITTIMITÀ.

Tribunale Ascoli Piceno 18.9.2018 n. 298, Giud. Pulini,  Amadio ed altri (Avv. Carbone) c. ASUR Marche (Avv. Viozzi).

Nell’ambito delle fasce orarie coperte da un servizio mensa già istituito, non sussistono impedimenti all’erogazione di buoni pasto ove il servizio non possa essere fruito in dette fasce orarie per impossibilità dovuta ad impedimenti stabili ed oggettivi, come l’ora finale del turno o l’assegnazione a sedi di lavoro lontane dalla sede della mensa aziendale.

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